Roma 20 aprile 2016.
Trasversale, metafisico, indefinibile, sempre nuovo, sempre oltre, è Superstudio uno dei gruppi più influenti dell’architettura radicale italiana fondato nel 1966 da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, ai quali si sono poi uniti Gian Piero Frassinelli, i fratelli Roberto e Alessandro Magris e Alessandro Poli. A 50 anni dalla sua fondazione il MAXXI dedica al gruppo una grande retrospettiva: SUPERSTUDIO 50 (dal 21 aprile al 4 settembre 2016), mostra ideata dagli stessi Natalini, Toraldo di Francia e Frassinelli insieme al curatore Gabriele Mastrigli. “Questa mostra è un doveroso omaggio a un gruppo di artisti straordinari, celebrati dalla critica di tutto il mondo – è di pochi giorni fa un bellissimo pezzo dedicato a loro sul New York Times – che hanno fatto la storia dell’architettura, influenzando l’immaginario collettivo e anticipando in modo impressionante e quasi profetico temi ancora oggi di assoluta attualità – dice Giovanna Melandri Presidente della Fondazione MAXXI. – Il MAXXI ha nel suo dna lo studio e la promozione non solo degli artisti contemporanei ma anche di tutti quei grandi maestri che ne hanno influenzato le creazioni, e il Superstudio è assolutamente tra questi”.
Una mostra sul Superstudio a cui Superstudio ha lavorato attivamente realizzando per l’occasione un progetto speciale di allestimento; una sorta di autobiografia scientifica, che ripercorre le tappe fondamentali della sua storia, a partire dalla mostra Superarchitettura (1966), nella quale insieme al gruppo Archizoom, propone per la prima volta un ripensamento radicale dell’architettura e del design, sostituendo al tradizionale immaginario domestico un mondo di oggetti e visioni stranianti. SUPERSTUDIO 50 è l’esplorazione dell’universo di uno dei gruppi più influenti dell’architettura del Novecento, agli albori dell’immaginario contemporaneo.