Architetto, designer e autore nato nel 1949. Ha studiato all’Università di Nottingham e successivamente all’Architectural Association. Architetto radicale, considera la città come un organismo vivente. Nel 1984 pubblica la rivista—manifesto “NATO” [Narrative Architecture Today]. Arte e letteratura giocano un ruolo importante in molti dei suoi progetti. Coates ha progettato e realizzato interni, mostre ed edifici nel mondo. Tra questi: Caffè Bongo, The Wall, Noah’s Ark e Art Silo in Giappone; il National Centre for Popular Music [oggi The Hub], Powerhouse::uk e il Geffrye Museum nel Regno Unito. Nel corso della sua eclettica carriera ha inoltre realizzato progetti sperimentali per eventi d’arte e design, tra i quali Ecstacity, 1992, Architectural Association; Mixtacity, 2007, Tate Modern; Hypnerotosphere, 2008, XI Biennale di Architettura di Venezia. Ha inoltre disegnato prodotti per Alessi, AV Mazzega, Ceramica Bardelli, Frag, Fratelli Boffi, Poltronova, Slamp e Varaschin. Il suo lavoro fa parte delle collezioni permanenti del Victoria and Albert Museum, Cooper Hewitt e FRAC. È Professore Emerito del Royal College of Art, dopo aver diretto il dipartimento di architettura dal 1995 al 2011.