May 31 – June 30 Milano Design Week 2022
Turn on, Tune in, Drop by… Gianni Pettena… Per parole e per immagini…
Spazio Maria Calderara, via Lazzaretto 15, Milano

Centro Studi Poltronova presenta
RUMBLE di Gianni Pettena
nell’ambito di un proprio percorso espositivo dal titolo “Turn on, Tune in, Drop by…”.

Lo storico spazio in Porta Venezia apre le porte a una mostra personale dedicata a una delle figure chiave del movimento dell’architettura radicale italiana: GIANNI PETTENA. Nell’ambito dell’allestimento sull’“anarchitetto”, un posto d’onore sarà riservato a RUMBLE, il divano da lui progettato nel 1967 e già parte della collezione permanente del Centre Pompidou.

Il design di RUMBLE, deriva dall’esperienza di vivere in un luogo ampio, originariamente un atelier ottocentesco per artisti, in cui i mobili dovevano essere pensati nella scala del luogo e dell’uomo. È un oggetto che dialoga con il volume dello spazio complessivo e che tiene conto del fatto che è proprio lì che viene usato. Il divano ha una forma semplice, originaria, un grembo dove tutto accade o è già accaduto, ma che suggerisce ancora delle possibilità, altre cose che vi possono accadere. Alla scomposizione della forma corrisponde quella della funzione, che acquista significato quando la geometria pulita dello status quo iniziale viene stravolta da funzioni altrettanto sgrammaticate. Gianni Pettena è architetto, artista, critico e storico dell’architettura. Cofondatore e ispiratore alla fine degli anni Sessanta del movimento della Architettura radicale italiana, da cui ha avuto origine buona parte della contemporanea sperimentazione nel campo dell’architettura e del design, svolge, con progetti, mobili, installazioni, mostre, scritti teorici, saggi e testi, attività sperimentale intesa ad eliminare confini disciplinari e rivisitare e reinventare alfabeti e linguaggi.

“La condizione necessaria all’innovazione e all’aggiornamento concettuale e linguistico è quella di un processo continuo di ricerca, di consapevolezza e di costruzione e definizione di linguaggi che, come il recente passato ha dimostrato soprattutto nel mondo delle arti visive e del design, e a volte, come conseguenza, anche nell’architettura, si arricchiscono vicendevolmente solo quando, accettando l’integrazione, contemporaneamente accettano di mettere in discussione le proprie certezze, nel tentativo di individuare, se non risolvere, dubbi e fragilità”. (Gianni Pettena)